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14 novembre 2014

IUCN World Park Congress - Diario di viaggio (3a puntata)
di Pierluca Gaglioppa

Oggi, iniziamo subito con l'IBAT Alliance (Integrated Biodiversity Assessment Tool for Business) di cui fanno parte Birdlife, IUCN, UNEP che illustra i focus del working group su le red list, le aree chiave per la biodiversità, il database sulle AAPP, che grazie alle  informazioni fornite permette di avere una mappa interattiva con AAPP, tipologia di AAPP e di gestione e criticità legate alle specie più interessanti; insomma un tool importante per le imprese che intendono investire in un determinato territorio e che possono grazie a questi strumenti  fare prima un'analisi dei possibili impatti e dei costi.

E' stato messo a punto un processo di progettazione con varie fasi di screening in merito al raggiungimento dell'obiettivo imprenditoriale utile anche alla fase di finanziamento esterno (banche) per evidenziare le criticità ambientali e di investimento. Alla fine si ottiene un quadro illustrativo in cui il progetto può essere addizionale, promosso con pagamento di offset, ovvero alla bocciatura con rivisitazione delle attività, alla riduzione al minimo delle stesse, ovvero alla completa inopportunità dello stesso (martin.sneary@iucn.org).

Nel medesimo padiglione viene poi illustrata la "No Net Loss (NNL) and Net Positive Impact (NPI) Approaches for Biodiversity" e l'applicazione al settore agricolo e forestale, tenuta da Stephen Edwards (IUCN Business & Biodiversity Programme). Le imprese cercano di posizionarsi sempre in un range di attività che sia sopra la tolleranza per la Biodiversity Conservation e quindi No Net Loss se sono proprio al limite, ovvero NPI se creano anche offset. Durante la progettazione l'attenzione deve essere riservata alle specie native, alle specie sensibili (anche nell'area d'intorno) e ci deve essere un passo in avanti nella progettazione per la salvaguardia degli ecosistemi più interessanti (www.iucn.org/business).

Iniziano le varie sessioni delle diverse Stream (sei temi: da Healthy Parks - Healthy People, a Supporting Human Life, Human Wellbeing, Parks where we are? ecc.) e mentre Marc Hodgkins illustra le metodologie di valutazione di efficacia della gestione dei Parchi, il Ministero dell'Ambiente giapponese tiene la prolusione dello stream Supporting Human Life nel luogo in cui verrà presentato anche il LIFE+ Making Good Natura.

Incontro Sue Stolton (Equilibrium Research), le parlo del progetto MGN e la invito a sentire la session in cui verrà presentato. Nei corridoi incontro Jobogo Mirindi, un grande ranger della Repubblica Democratica del Congo dell'area dei Parchi Virunga e Kahuzi - Biega, quelli per capirci dei gorilla, che solo a nominarli ci si emoziona. Con Jobogo, con la Riserva Monterano e Lands Onlus negli scorsi anni ho avviato un progetto di cooperazione a favore delle vedove e degli orfani dei ranger uccisi durante il lavoro dai bracconieri proprio in quei parchi. Probabilmente assisteremo anche alla premiazione di Jobogo durante l'evento conclusivo. Anche questo sarà molto emozionante.

Al Business and Biodiversity Pavillion viene presentato il lavoro "Integrating the value of Natural Capital into private and public investment and development practice" da Franz Hawkins (IUCN) e Fred Boltz (Rockfeller Foundaton). Nel progetto sono coinvolte istituzioni come IUCN, UNDP, NGO come Nature Conservancy, World Bank, The Rockfeller foundation, Kering ma dovrebbero aggiungersi chi rappresenta i compratori ed i venditori di commodities, di beni pubblici, di esternalità, di servizi ecosistemici. Viene messa in risalto la criticità e complessità di creare e mantenere un sistema che produce e che consente di conservare e migliorare il Capitale Naturale (ed a quali costi si può creare questo fondo?). I rischi rilevati inoltre sono legati al costo dei beni e servizi (commodities), all'impatto climatico che rende tutto più incerto, alla proprietà dei terreni e ai fattori esogeni. In tutto ciò andrebbe definito il ruolo dei traders (commercianti) e il ruolo della certificazione del programma.

Alle 13.30 Nigel Dudley (Equilibrium Research) presso la Hub 2 presenta "Managing Protected Areas to benefit water services". Illustra i progetti che ci sono nel mondo per la gestione dei bacini idrografici e l'interesse che c'è dietro da parte di alcune compagnie. Una carrellata sui progetti a livello internazionale dal Kenya alla Colombia; molto spesso ci sono solo informazioni generali sui progetti ma quello che serve veramente, secondo Nigel, è conoscere come in ogni situazione ci si è mossi per tutelare l'acqua e gestirla al fine di redigere delle Linee Guida per i gestori delle AAPP. Ad oggi esiste il sito Natural Solution in cui si possono trovare molte informazioni ed ognuno può contribuire con i propri casi studio. Bisogna aumentare il numero di soggetti coinvolti, capire come coinvolgere i policy makers e conoscere meglio il processo. Nelle AAPP bisogna parlare di più con le compagnie private, con le comunità locali per conoscere il valore, non solo economico, di quei servizi e di come gestirli e conservarli. Intervengono Marianne Kettunen (IEEP Institute for European Environmental Policy) che parla delle attività in corso per valutare il bene acqua all'interno delle politiche ambientali, interviene un rappresentante del GIZ (Germania) che illustra un progetto chiamato VALUE e cita diversi progetti di assestamento dei servizi ecosistemici legati all'acqua nel mondo.

Successivamente il Professor Bernard Mackey illustra un lavoro su "Value Natural Capital, Protected Areas and Ecosystem Services". Il processo parte dalla conta dello stock e dei flussi, quindi si passa alla valutazione, in termini monetari, in termini di world heritage e quanti altri temi esistano, c'è quindi la COMMODIFICATION (privata o pubblica) e credo si intenda la trasformazione, il PES, la metodologia di finanziamento che trasforma il bene comune in bene da mercato. Cita i siti a suo avviso più importanti su ES: SEEA (UNSD), IPBES. Illustra poi i rischi di concentrarsi solo su ciò che può essere monetizzato, i rischi della possibile privatizzazione, del degrado che può nascere, inoltre sostiene che bisogna considerare anche i SE non monetizzabili e a cui siamo più legati emotivamente e, infine, possedere la certezza di non intaccare il Capitale Naturale.

Alle 16.00 al Conservation Finance Alliance Pavilion si parla di imprese che gestiscono fondi per progetti e cofinanziano iniziative volte alla conservazione per grandi imprese commerciali, la relazione è tenuta da Assheton Carter di Ecosphere Capital Partners LLP che parla di Althelia che tra i propri obiettivi fa proprie le tre P del congresso: Planet (per il cambio climatico e gli abbattimenti di emissioni che si creano con i progetti), People (per la gente intorno ai siti di progetto) aggiunge poi Profit e Policy per quanto riescano ad influenzare.

Alle 17.30 inizia l'incontro dei soci della WCPA d'Europa, la sala è piena e finalmente ci sono 4 italiani insieme, con me ci sono Corrado Teofili e Luca Santarossa di Federparchi, Patrizia Rossi del Parco delle Alpi Marittime. Introduce Andrej Sovinc responsabile della sezione WCPA EUROPE che fa un sunto di quanto fatto durante l'ultimo periodo per la Commissione a partire dalla newsletter, alla collaborazione con i partner e alle iniziative proprie legate al PAME, oltre alla preparazione del WPC e a come trasferire alcune delle cose più importanti scaturite in questi giorni al "little Sydney" cioè il congresso che si terrà a Vienna nel maggio 2015. Si vogliono portare a Vienna i nuovi approcci per la conservazione e sviluppo per le AAPP come emersi al WPC, e almeno un paio di impegni da diffondere e raggiungere nelle AAPP europee. Il convegno coinvolgerà inoltre anche le tematiche inerenti la natura e non strettamente le AAPP per cui si discute sulle stream da predisporre. In merito alla "Promessa di Sydney" che sarà quanto verrà concordato in questa sede a livello politico internazionale, si chiede ai soci di diffonderla in ogni dove e di fare in modo che gli obiettivi vengano raggiunti.

Alle 20.00 nello Skydeck, una tribuna VIP dello Stadio dell'Hockey c'è la prima ufficiale presentazione della Green List con il Presidente della IUCN, Marc Hogckins e molti altri VIP. C'è Federparchi, che compatta, riceve il premio per il Parco Nazionale del Gran Paradiso con il Presidente Cerise assieme ad altre 20 aree protette del mondo. Insomma serata piacevole dopo una giornata afosa e caldissima. Finalmente si beve qualcosa, si chiacchiera, ci si conosce e ci si ritrova con gente conosciuta anni addietro o con nuovi amici con cui costruire o condividere percorsi.

 

Pierluca